Performance n. 1 - 2025
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In questo numero:
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Editoriale
di Claudio Vacchi
Lo sport: un alleato formidabile per costruire la pace
UIl corpo per troppi secoli è stato visto solo come ostacolo alla ascesi del cristiano, ma per fortuna negli ultimi tempi si è tornati a parlare con onestà ed obiettività sull’importanza centrale del corpo nella teologia cristiana: fu proprio San Paolo a parlare delle tre dimensioni dell’essere umano, ovvero corpo, mente e spirito.
Lo Stato Pontificio e lo sport ebbero una relazione complessa e ricca di sfaccettature, passando da un iniziale disinteresse a un crescente coinvolgimento ed attenzione. Lo sport, inizialmente visto come attività secondaria, iniziò ad acquisire sempre più rilevanza, sia come strumento educativo e formativo, sia come mezzo per promuovere valori di collaborazione e pace. Nella Chiesa dei giorni nostri, il corpo fisico è visto come un dono sacro e fondamentale, non più come un peso o una barriera. È considerato una parte essenziale dell’essere umano e un mezzo per esprimere la propria integrità ed interagire con gli altri.
Nelson Mandela nel maggio 2000, durante la cerimonia inaugurale dei Laureus World Sports Awards dichiarò con fermezza: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Lo sport ha il potere di ispirare. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose riescono a fare. Parla ai giovani in una lingua che essi comprendono. Lo sport può creare speranza là dove prima c’era solo disperazione. Ha più potere dei governi nel rompere le barriere razziali. Irride ogni tipo di discriminazione”.
Lo sport moderno è dunque frutto della rivoluzione industriale, trovando nei cambiamenti sociali, politici e economici di questo tempo un terreno fertile per la diffusione e l’affermazione a livello globale. Difatti, il 20 settembre 2023, lo sport riceve una sorta di consacrazione costituzionale: la Camera dei deputati, con la maggioranza dei due terzi dei componenti, ha approvato una riforma costituzionale che prevede il riconoscimento dei valori insiti all’interno dell’attività sportiva.
La modifica amplia l’art. 33 della Costituzione con un nuovo comma: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».
Papa Francesco, incoraggiando all’attività sportiva, precisò che lo sport è “un generatore di comunità”… perché “crea socialità, condivisione, partecipazione e senso di appartenenza”, fa “nascere amicizie”. Ha una dimensione formativa, lo sport, che non può separarsi da quella ludica e “amatoriale”, anche ai livelli più alti del professionismo….In questo senso, “lo sport può essere simbolo di unità per una società, un’esperienza di integrazione, un esempio di coesione e un messaggio di concordia e di pace”.
Oggi abbiamo tanto bisogno di far crescere una cultura di pace, a partire dalle relazioni interpersonali quotidiane per arrivare a quelle tra i popoli e le nazioni. Se il mondo dello sport trasmette unità e coesione, può diventare un alleato formidabile nel costruire la pace e noi della FIF Academy siamo onorati di contribuire con la nostra mission al raggiungimento di questo nobile fine.