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FARMACI PER DIABETICI

Scritto da Dott. Marco Neri

Efficaci sul dimagrimento e con effetti protettivi sulla salute


Dalla comparsa sul mercato dei farmaci analoghi dell’ GLP-1 (come Liraglutide e Semaglutide) si è messa a disposizione una potente arma sul controllo del diabete. Queste molecole hanno infatti una potente azione di controllo glicemico ma a catena creano i presupposti per una serie di situazioni estremamente interessanti sia sotto l’aspetto del calo di peso che salutistico in termini generali.

All’inizio si è creato un vero e proprio fenomeno “non ufficiale” dove l’uso per il calo di peso prevaricava e sottraeva il prodotto a chi ricercava il farmaco per le problematiche diabetologiche. Poi le case farmaceutiche hanno regolarizzato la produzione ed ora sembrano non esservi difficoltà di rifornimento.
Questa tipologia di farmaci agisce su più settori dove si ottengono svariate modifiche metaboliche positive fra cui:

  • Diminuzione dell’aggregazione piastrinica
  • Diminuzione dei lipidi intestinali post prandiali (dislipidemia aterogena)
  • Regolazione Glucosio e Glucagone
  • Diminuzione dell’infiammazione del Fegato e del tessuto lipidico
  • Calo di peso con aumento del senso di sazietà e calo dell’appetito
  • Diminuzione della pressione sanguinea
  • Aumento della diuresi e dell’escrezione del sodio tramite urine
  • Riduzione di molteplici tipologie di tumori legati al sovrappeso

Analizzato sotto gli aspetti esposti si capisce il successo di queste molecole che possono essere assunte anche oralmente anche se gli effetti maggiori si sono ottenuti con l’assunzione di iniezione sottocutanea. Occorre però sapere che mentre per le applicazioni a fine terapeutico nel diabete è il diabetologo (ma anche il medico di medicina generale se ne ha le competenze) che stabilisce il piano terapeutico e prescrive il farmaco, nell’obiettivo del calo di peso occorre avere minimo 18 anni e presentare un indice di massa corporea (IMC) pari o superiore a 30 kg/m². Il farmaco poi non può essere prescritto da tutti i medici ma solo da medici specializzati in endocrinologia, medicina interna, nutrizione ecc.

Il piano terapeutico per molte di queste molecole prevede solitamente una blanda dose iniziale che viene incrementata settimanalmente fino a raggiungere il dosaggio massimo individuato dal medico. Sempre a quest’ultimo spetta stabilire la durata della terapia (mediamente 3 mesi) e la sua interruzione nel caso non si sia raggiunto nel tempo stabilito il dimagrimento programmato. Anche la sospensione è gestita dal medico, solitamente (ma non obbligatoriamente) con un dosaggio decrescente.
Oltre a questo occorre anche sapere che questa categoria di molecole non è scevra da controindicazioni fra cui la nausea (a volte anche importante) e problematiche gastro intestinali; inoltre su una percentuale dei pazienti trattati sono state riportate problematiche più importanti che riguardano la pancreatite (soprattutto se ci sono stati episodi pregressi). Il farmaco sembra non essere adatto ai diabetici di tipo 1 ed inoltre è da segnalare come nei dimagrimenti ottenuti si siano più volte registrate anche significative perdite di massa magra. Quest’ultimo episodio è però riportabile a molte situazioni di importanti perdite di peso. Ad onor del vero nel campo di utilizzo di farmaci regolatori della glicemia e dimagrimento/salute si ha un’ampia esperienza su una molecola usata da decenni che è la Metformina, sempre farmaco ad uso medico che stabilizza la glicemia riducendo l’impatto insulinico decretando anche un lieve calo di peso ma confermando, indipendentemente dalla problematica diabetica, un’azione di protezione cardiovascolare. Non ha però effetti significativi sulla sazietà e controllo della fame.

Tutto quanto detto sembra non centrare nulla con il FITNESS e le attività di Wellness  ma in realtà c’è un’attinenza, perché anche le persone che tramite medico arrivano all’uso di farmaci DEVONO avere la consapevolezza che il risultato ottenuto con tale scelta NON È DURATURO se non accompagnato da un cambio di stile di vita rimuovendo quelle abitudini (di alimentazione e sedentarietà) che hanno portato al sovrappeso. Quindi escludendo i casi di patologie dove tali farmaci sono un’arma insostituibile occorre che le persone capiscano che il medico può aiutare farmacologicamente una prima fase (se il sovrappeso è importante) ma poi senza la giusta attività fisica ed un’alimentazione consapevole e regolata sarà comunque quasi impossibile mantenere i risultati. Inoltre il “rischio” è che più ci si rivolge frequentemente a tali terapie più se ne diventa dipendenti anche con la possibilità (oltre che degli effetti collaterali) di una sorta di assuefazione che ne determina l’inefficacia.

Sempre più spazio quindi all’informazione corretta senza demonizzare ma anche senza false illusioni. Qui la figura del PT o dell’Istruttore può avere un ruolo fondamentale nel dare consapevolezza di come movimento e nutrizione siano baluardi insostituibili e, sempre e comunque, da affiancare ad eventuali scelte che andranno fatte con il medico.

Letto 13 volte Utima modifica effettuata Martedì, 03 June 2025 17:53

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