Contattaci su Facebook Contattaci su WhatsApp

Si chiama Dynamic Yoga, la pratica dello yoga nella sua versione più attuale, ideale non solo per chi già insegna yoga, ma anche per chi si affaccia per la prima volta a questa magica disciplina. Molteplici i benefici a livello sia fisico sia mentale che se ne possono ricavare, indipendentemente dal proprio livello iniziale di preparazione. Questa è una delle più interessanti novità che la Federazione Italiana Fitness e la Scuola Italiana Olistica presentano a partire dalla prossima estate. Coordinatore del nuovo percorso di Dynamic Yoga è Donato De Bartolomeo, insieme a Rita Babini, responsabile della scuola di Hatha Yoga di FIF/SIO.

Il Dynamic Yoga in rapporto all’Hatha Yoga.
DONATO: Il Dynamic Yoga prende ispirazione dall’Hatha Yoga in quanto le posizioni che si sviluppano sono quelle classiche, anche se proposte in chiave dinamica. Sono il ritmo e la dinamicità che lo differenziano sostanzialmente, mentre resta ugualmente importante la consapevolezza mentale e del respiro. Pratiche dinamiche esistono anche nello yoga classico, l'Ashtanga, che però ha un'altra visione, molto più “estrema”, e non certo per neofiti.

Chi può praticare il Dynamic Yoga e perché
RITA: Il Dynamic Yoga è un’ottima porta di ingresso per lo yoga classico e per la ricerca del proprio sé psicofisico. Così come è un buon punto di partenza per chi già pratica discipline quali il Pilates, le arti marziali, la ginnastica posturale. L'importante è che non diventi una mera esecuzione in cui si perdono i principi insiti nello yoga tradizionale. Anche chi già pratica lo yoga classico può avvicinarsi a quello dinamico, per prendere coscienza del fluire del corpo in movimento avendo già acquisito nozioni in merito al respiro e alla stabilità. È senza dubbio un ulteriore prezioso arricchimento.

Il rapporto tra mente e corpo, tra Oriente e Occidente
DONATO: Il Dynamic Yoga è una sorta di meditazione attiva che, attraverso il movimento, consente di arrivare alla quiete della mente. Un continuo fluire strettamente correlato al respiro – che resta la vera chiave di volta -, per liberarsi gradualmente dai pensieri. Un punto quest’ultimo che differenzia il Dynamic Yoga dall'Hatha Yoga, in quanto – mentre nello yoga classico la mente può anche continuare a “vagare” mentre si pratica una posizione in condizione di stabilità – nello yoga dinamico, l'esecuzione dei movimenti costringe per forza di cose la mente a restare concentrata su ciò che il corpo sta facendo. Sotto questo profilo, il Dynamic Yoga ben si adatta agli occidentali che, rispetto agli orientali, sono molto più “centrifughi” ossia meno abituati a staccarsi dal pensiero, per trovare quella completa concentrazione che coinvolge mente e corpo. Il Dynamic Yoga è una efficace strategia per portare dinamicamente verso la quiete. Attraverso la pratica, la mente si distrae e infine si zittisce.
RITA: Il movimento fa parte della nostra cultura. Il Dynamic Yoga propone un approccio meno intenso e problematico per un occidentale in quanto la ricerca del proprio sé e l'ascolto del proprio corpo avvengono in movimento. Nello yoga classico il praticante si abitua gradualmente, spesso con una certa fatica, alla tenuta delle Asana restando immobile. Questo significa che, a livello mentale, bisogna fermarsi di pari passo col corpo, se davvero si vuole raggiungere la migliore esecuzione. Praticare yoga significa, infatti, cessare tutte le frenesie mentali. Praticare le Asana in sequenza, come nello Yoga Dinamico, può essere più semplice e immediato perché, finché ci si muove col corpo, si ferma anche la mente. Da qui si può partire per poi intraprendere un percorso di aiuto verso conoscenze più approfondire che riguardano lo yoga classico. In questo senso, Dynamic Yoga e Hatha Yoga possono essere visti come due facce della stessa medaglia.

I benefici del Dynamic Yoga
DONATO: Il Dynamic Yoga consente di sviluppare una maggiore consapevolezza corporea, favorisce la concentrazione, migliora l'elasticità muscolare, la mobilità articolare e le capacità respiratorie. Da qui, arrivano poi tutta una serie di benefici: ossigenazione, purificazione, equilibrio, flessibilità, etc. Essendo una pratica dinamica, è un lavoro funzionale che favorisce i movimenti della vita quotidiana. A volte chi si approccia per la prima volta allo yoga rinuncia perché lo trova noioso, perché statico, quindi – da questo punto di vista – il Dynamic Yoga abbraccia un pubblico più ampio fatto anche di atleti/sportivi, appassionati e chiunque voglia muoversi un po' e migliorare la propria postura.

I corsi di Dynamic Yoga e di Hatha Yoga
DONATO: FIF e SIO hanno predisposto il primo nuovo corso intensivo estivo di Dynamic Yoga, dal 30 agosto al 5 settembre 2017, a cui ne seguiranno altri nel corso della prossima stagione. Comprende una parte teorica nel corso della quale saranno analizzate le principali posizioni di Hatha Yoga Classico, ma in chiave dinamica, e una parte pratica che si svilupperà in sequenze scandite dalla respirazione. Ogni sequenza praticata avrà un obiettivo diverso e di facile realizzazione: partendo dalla stazione eretta, si arriverà poi alla costruzione degli addominali e dei muscoli del pavimento pelvico, proseguendo con le posizioni capovolte e finendo con il fluire attraverso le posture di apertura e chiusura. Ogni postura sarà arricchita da movimenti fluidi in modo da renderli più funzionali e soprattutto alla portata di tutti.
RITA: Come sempre prosegue il corso biennale di Hatha Yoga promosso da FIF e SIO che ogni anno registra un numero sempre maggiore di iscritti, al termine del quale si ottiene il diploma che abilita all'insegnamento. Ogni anno sono previsti 10 weekend a cadenza mensile. Per accedere al 2º anno, è necessario superare un esame teorico e pratico.

La differente didattica tra Dynamic Yoga e Yoga
RITA: Lo yoga classico, consente una preparazione più raffinata e precisa delle Asana in quanto eseguite in immobilità, rispetto al Dynamic Yoga dove le Asana – pur restando le stesse – sono eseguite in sequenza come fosse un fluire. Diverso è anche l'approccio del docente che, nello yoga classico, può correggere immediatamente l'allievo guardando la sua postura e il respiro, offrendo i giusti consigli. Nello yoga dinamico, l'allievo è in movimento per cui è più difficile fare correzioni, occorre aspettare la pausa al termine della sequenza per dare le proprie indicazioni. In definitiva, mentre nell'Hatha Yoga la correzione da parte del docente può avvenire durante la stessa esecuzione pratica, nel Dynamic Yoga è un momento fra una sequenza e l'altra.

 

Pubblicato in Performance n. 1 - 2017