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Martedì, 31 March 2020 12:00

Lo studio ai tempi del Coronavirus: le piattaforme per la didattica a distanza

Scritto da Viviana Fabozzi
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INNOVATIVI STRUMENTI E APPLICAZIONI AL SERVIZIO DI STUDENTI ED INSEGNANTI PER RIMANERE IN CONTATTO E PROSEGUIRE CON L'ATTIVITÀ SCOLASTICA

Con le scuole chiuse è stato necessario implementare soluzioni di didattica a distanza che per mettano a studenti e insegnanti di tutta Italia di proseguire il programma scolastico in remoto. Per venire incontro alle loro esigenze il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul suo sito ufficiale una pagina web dedicata alle scuole interessate ad attivare questo metodo di insegnamento e apprendimento in remoto durante il periodo di chiusura legato all'emergenza Coronavirus.

All’interno del sito sono disponibili vari link che rimandano a piattaforme certificate, strumenti di cooperazione e vari contenuti multimediali.

Molte scuole italiane hanno adottato l’utilizzo delle principali piattaforme digitali gratuite e facilmente utilizzabili da diversi device.

Alcuni tra i primi esempi:
• Ravenna, Liceo Scientifico Oriani Gli studenti di questa scuola seguono le esercitazioni e le lezioni dei professori, tramite le app Classroom e Meet del pacchetto G Suite for Education.
• Saronno, Istituto Prealpi Attraverso un video caricato su Youtube e sul sito della scuola, il DS ha comunicato che le lezioni sono regolarmente erogate tramite alcune piattaforme digitali come Skype o WeSchool
• Vo’, Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino Sia per gli studenti di Vo’ sia per gli studenti di Codogno, dalle 10 alle 12, su piattaforme gratuite, gli insegnanti trasmettono due lezioni in diretta da casa loro, una destinata ai bimbi più piccoli e l’altra ai ragazzi delle medie
• Busto Arstizio, Istituto Tosi Dal 25 febbraio, i professori dell’Istituto Tosi si collegano ogni mattina con gli studenti, grazie all’utilizzo di piattaforme online come Mooc (Massive open online course).

Puntiamo il Focus su progetti sviluppati per la didattica a distanza per poter comprenderne a fondo il funzionamento e la fruibilità.

schema

Bricks Lab

Consente a studenti e a docenti di cercare, scegliere e aggregare contenuti e realizzare “costruzioni didattiche ” personalizzate (Bricks Unit). Lo strumento consente di sfruttare in modo mirato ed efficace la ricchezza delle risorse web ad alto valore educative quali contenuti liberi ed editoriali certificati. Consente di costruire e condividere nuovi contenuti. Ciascun docente può condividere le Bricks Unit con i propri studenti o pubblicarle nella Community in modo da mettere a fattor comune il proprio lavoro e beneficiare di quello degli altri Social Learning Community Logica multidevice Creare e gestire classi Sistema di ricerca Creare test e verifiche interattive


Flipped Classroom

L’idea-base della «flipped classroom» è che la lezione diventa compito a casa, attraverso l’utilizzo di video e altre risorse digitali come contenuti da studiare. All’interno della classe invece, gli studenti sperimentano, collaborano e svolgono attività laboratoriali.

Il progetto è stato adottato da 579 scuole.

In particolare:
• 324 dal Sud e isole
• 149 dal Nord
• 123 dal Centro

Di queste 579 scuole:
• 322 appartengono al 1° ciclo di istruzione
• 274 appartengono al 2° ciclo di istruzione

Il progetto Flipped Classrom viene sperimentato in diverse realtà italiane come l’Istituto comprensivo N.9 di Bologna e l’Università Telematica San Raffaele di Milano che ha collaborato con la Federazione Italiana Fitness nella realizzazione dei corsi di Alta Specializzazione di Functional Training e Pilates.

Funziona così
Attraverso la piattaforma Moodle, l’insegnante carica i materiali di studio, descrivendo il compito che gli studenti dovranno svolgere. I software utilizzati per la produzione delle videolezioni sono per lo più applicazioni “normali” come ad esempio PowerPoint che, oltre a creare le slides, permette anche di registrarvi sopra la voce e di produrre poi dei file audiovideo ready to use.

Lo studente consulta il materiale caricato sulla piattaforma e svolge i compiti richiesti dall’insegnante In classe, lo studente è chiamato a presentare, individualmente o in gruppo, lo studio effettuato a casa, attraverso, ad esempio, attività laboratoriali tipo Project Work.


2 modelli adottati

All’interno del progetto sono stati individuati due modelli adattabili alle differenti esigenze territoriali:
1. Il primo scenario prevede l’uso quotidiano della videoconferenza tra due o più classi appartenenti a istituzioni scolastiche diverse.
2. Nel secondo scenario una o più classi lavorano a un progetto comune e organizzano incontri periodici tra docenti, studenti e/o esperti che possono fare uso anche di videoconferenze così come di altri setting tecnologici in base al tipo di progetto


Alcuni importanti numeri

Il progetto ha raggiunge ad oggi 8.848 Piccole Scuole di cui:
7204 scuole primarie
1644 scuole secondarie di 1° grado
591.682 studenti

E ancora
1.460 Piccole scuole con pluriclassi di cui:
1265 scuole primarie
195 scuole secondarie di 1 ° grado
28 .919 studenti


Conclusioni

L'Osservatorio Scuola a Distanza ha rilevato che dopo un inizio in sordina poco meno di 9 studenti su 10 sono "rimasti" a scuola grazie allo smart learning. E i genitori, loro malgrado, si sono dovuti reinventare nel ruolo di prof: ben 7 su 10 dichiarano di assistere i propri figli.

Oltre 30 mila studenti di scuole secondarie e oltre 2 mila genitori partecipanti all'indagine sul sito Skuola.net, è la testimonianza stessa della maggior frequentazione delle piattaforme online per l'apprendimento Stentano a decollare, invece, le verifiche online: solamente 1 su 4 ha già sperimentato interrogazioni o compiti in classe da remoto. Ma anche qui probabilmente è solo questione di tempo, perché in una sola settimana la percentuale è quasi raddoppiata.

Importante segnalare il supporto dei numerosi contenuti disponibili ad esempio su Rai Scuola e Rai Cultura, oltre agli interventi della Treccani Scuola e delle società che gestiscono i registri elettronici che han messo a disposizione gratuitamente gli strumenti e i contenuti delle proprie piattaforme per tutte le scuole interessate ad attivare forme di didattica a distanza durante questo lungo periodo di quarantena.  

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