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Giovedì, 23 September 2021 10:53

Quale autunno per le palestre italiane

IL NUOVO PROFILO NORMATIVO ALLA RIAPERTURA DEI CENTRI SPORTIVI

Martinelli

La situazione normativa dei centri sportivi (intendendosi come tali palestre, scuole di danza, piscine, ecc.) alla riapertura per la stagione 2021/22 si presenta densa di novità sotto il profilo normativo. Con alcune di esse abbiamo già iniziato a convivere. Ci riferiamo a tutte le misure contro l’emergenza Covid 19 e, in particolare, l’introduzione del Green pass per l’accesso agli impianti. Quando scriviamo queste note la disciplina richiede ancora chiarimenti che il dipartimento sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è impegnato ad emanare al più presto. Chiarimenti che al momento non appaiono essere quelli pubblicati nell’aggiornamento delle linee guida per le attività sportive in cui ci si limita ad aggiungere, ai limiti e ai controlli obbligatori già noti per le prevenzioni delle infezioni da Covid 19 l’onere della verifica del Green pass Resta pertanto il dubbio sulla possibilità di utilizzo degli spogliatoi per l’attività da svolgersi poi all’aperto (che non prevede Green pass) dove, al momento, in via prudenziale, la risposta appare affermativa così come, per lo stato dell’arte al momento in cui vengono redatte le presenti note, si ritiene che la certificazione debba essere richiesta anche per tutti gli operatori del centro, indipendentemente dalla tipologia di contratto (lavoro dipendente, partita Iva o collaborazione sportiva) da loro posseduta. Analogamente dovranno possedere l’autorizzazione i genitori dei bambini (ricordiamo che sotto i 12 anni il green pass non potrà essere rilasciato) che entrano con loro negli spogliatoi per aiutarli a cambiarsi.

Questo è il mio pensiero che ovviamente potrà essere integralmente modificato in presenza di chiarimenti governativi ufficiali di segno contrario. Ma se su questo, quando tali note saranno pubblicate, il quadro dovrebbe essere ormai definito, il 2022 sarà l’anno della progressiva entrata in vigore di due riforme importanti che toccano la vita dei centri sportivi: quella del terzo settore e quella dello sport nonché della applicazione della decisione del massimo organo di giustizia sportiva del Coni in merito all’obbligo dello svolgimento dell’ attività agonistica al fine del mantenimento della iscrizione al registro Coni (e al conseguente diritto di applicare le agevolazioni fiscali previste per le attività sportive dilettantistiche).

Se la riforma del terzo settore tocca in maniera solo marginale il mondo delle palestre (il vero vantaggio che potrebbero avere i nostri centri a chiedere l’iscrizione al registro unico nazionale del terzo settore, oltre ad un rapporto privilegiato con le amministrazioni pubbliche, sarà quello di poter fare attività in locali indipendentemente da quale sia la loro destinazione urbanistica a fronte di rilevanti aggravi sotto il profilo degli adempimenti da rispettare) non altrettanto si può dire sia della riforma dello sport che della decisione del collegio di garanzia del Coni a sezioni unite sulla attività agonistica. Volendo partire da quest’ultimo ricordiamo che l’organo più alto della giustizia sportiva ha sentenziato che l’associazione o società sportiva dilettantistica che non comunichi al registro Coni lo svolgimento anche di attività agonistica per conto dell’ente sportivo nazionale che ha provveduto al riconoscimento sarà cancellata dal registro Coni. Questo significherà per i centri sportivi che fino ad oggi non la svolgevano di dover impiantare una attività competitiva in assenza della quale saranno condannati a perdere la loro natura di enti sportivi. Per quanto riguarda la riforma dello sport rimane una grande incertezza sui suoi contenuti. Rimarranno quelli attualmente conosciuti o si arriverà ad una radicale modifica dei decreti già conosciuti? Alcuni presupposti, però, possiamo darli per acquisiti. Ci sarà, sicuramente, un incremento del costo delle risorse umane impiegate in palestra. Al momento appare affrettato ipotizzare il “quantum” di questo aumento ma sul “se” ci sarà, la certezza appare acquisita. Anche alla luce della sensibilizzazione degli operatori aumentata in questi anni a causa (o merito) della legislazione sulla emergenza. Questo produrrà la necessità di una riflessione. Alla luce degli aumentati problemi legati all’obbligo di svolgere attività agonistica e dei maggiori costi di personale, la strada della associazione o società sportiva dilettantistica continua ad essere la soluzione ottimale per la gestione di un centro sportivo? Forse qualche riflessione questo aspetto lo merita. Così come appare opportuno sottolineare un paio di ulteriori aspetti legati alla riforma dello sport. Il primo, probabilmente positivo, dovrebbe portare ad un superamento dell’attuale elenco delle discipline sportive riconosciute dal Coni. Infatti i nuovi decreti contengono una definizione di sport, fino ad oggi assente dall’ordinamento, che dovrebbe far venire meno la necessità dell’elenco la cui esistenza era giustificata, appunto, dalla assenza di una definizione giuridica di sport. L’altro criterio che si dovrà valutare a fondo è quello legato alla prevalenza della attività sportiva. Ossia le attività accessorie non potranno prevalere su quella più specificatamente sportiva. Ossia, tanto per chiarire, se e ove i proventi del posto di ristoro, del merchandising, del centro benessere, del centro estetico, di quello fisioterapico o dei rapporti promo pubblicitari superassero il 30% dei ricavi complessivi o il 66% dei costi la conseguenza sarebbe la perdita del requisito di società o associazione sportive dilettantistica. Come si vede il quadro di riferimento sicuramente impone una riflessione sul se proseguire come associazione sportiva e, nel caso, quali correttivi adottare per legittimare lo status in caso di verifica. Non possiamo inoltre dimenticare, in questo quadro, l’avvenuto inquadramento come chinesiologi dei laureati in scienze motorie. Anche qui senza voler entrare nel merito del sia giusto o meno imporre la loro presenza anche questo aspetto dovrà essere tenuto presente in questa revisione dei parametri che fino ad oggi hanno guidato le strategie dei centri sportivi sotto il profilo giuridico – fiscale.

Pubblicato in Performance n. 2 - 2021

“A partire dalle ore 10 del giorno 10 novembre e fino alle ore 14 del 17 novembre le SSD e ASD titolari di un contratto di locazione potranno collegarsi al sito www.sport.governo.it per presentare istanza di rimborso per le spese di affitto, e per un contributo per le spese di utenze e eventuali costi sostenuti per le sanificazioni. Chi ha già ricevuto il fondo perduto la scorsa volta non deve ripresentare la domanda perché lo riceverà automaticamente”.

Con queste parole il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, tramite il proprio profilo Facebook, ha comunicato l'impegno del Governo a sostegno delle società sportive dilettantistiche. Non sono ancora state annunciate le cifre precise dei vari importi né conosciamo le modalità. Non resta quindi che verificare collegandosi direttamente al sito domani a meno che il Ministro non chiarisca in conferenza stampa prevista per oggi alle 18.30. 

Pubblicato in Fitness news

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto Ristori, approvato dal Consiglio dei Ministri, che attiva ulteriori misure di sostegno per quelle attività più penalizzate dalle ultime restrizioni introdotte dalle disposizioni previste dal Dpcm del 25 ottobre scorso, al fine di tutelare la salute dei cittadini in questa seconda fase dell'emergenza Covid. Sono previsti contributi a fondo perduto, proroga della cassa integrazione, rifinanziamento del reddito di emergenza, e bonus una tantum per i lavoratori più colpiti.

Per maggiori informazioni:

DECRETO RISTORI Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137
Presentazione delle misure
• Specchietto riepilogativo delle misure previste

Pubblicato in Fitness news
Mercoledì, 28 October 2020 16:10

Palestre aperte in sicurezza

COSA POSSIAMO E DOBBIAMO FARE

Aderire alle Manifestazioni organizzate: è importante partecipare attivamente, ma PACIFICAMENTE e con senso civico alle manifestazioni che in questi giorni si stanno svolgendo nelle diverse piazze d’Italia. Dobbiamo dare voce alle nostre ragioni, mostrando un’immagine pulita e sana del fitness e dei suoi operatori, portando in piazza i nostri valori. Dove ancora non sono state intraprese iniziative analoghe, l’invito è di farsi promotori di tali manifestazioni PACIFICHE.

Aderire alla raccolta firme organizzata su change.org allo scopo di raggiungere le 150.000 adesioni necessarie per presentare una mozione ufficiale al Governo per rivedere l’ultimo DPCM.

Aderire sabato 31 ottobre alle ore 12.00 alla protesta che chiediamo di organizzare davanti a ogni palestra, scuola di danza ecc. dove proprietari, insegnanti, operatori e appassionati si incontreranno, incatenandosi in modo simbolico, per manifestare il loro disaccordo sulla chiusura dei centri. Chiediamo di aderire in gran numero, ma rispettando in maniera impeccabile le misure di sicurezza anti-Covid19, come distanziamento e mascherina.
Fotografate e filmate questi momenti e spedite la documentazione ai quotidiani locali, ma soprattutto alla segreteria del Premier Conte e a quella del ministro dello sport Spadafora. Questi gli indirizzi mail dove inviare le foto, indicando la vostra città:
CONTE
SPADAFORA
Indossate abbigliamento da palestra, danza, ecc., per rendere le foto più incisive e dirette. Preparate cartelli e striscioni per sensibilizzare sulla riapertura dei nostri centri.

Occupiamo i ministeri con le nostro foto e le nostre mail.
Facciamo sapere quanti siamo e dove siamo.
Tutti uniti per un obiettivo comune: la tutela del nostro settore e il rispetto per i suoi operatori che promuovono salute e prevenzione.

P.S. Al fine di promuovere le manifestazioni di Sabato 31 Ottobre davanti a palestre, scuole di danza, studi di Personal Trainer, ecc., chiediamo di segnalarci quali centri aderiranno all’iniziativa compilando il modulo che trovate a questo link e inviandolo via mail a . Questo ci darà modo e motivo di comunicare ai quotidiani, emittenti televisive e agenzie di stampa, il numero di partecipanti e le città. Ci faremo portavoce del movimento, cercheremo di intercedere per voi, per far capire che il nostro primo obiettivo è il benessere psicofisico di tutti: noi vogliamo tutelare la salute e continueremo in sicurezza a farlo per ogni singolo cliente, rispettando ogni volta i protocolli indicati.

Invitiamo inoltre tutti gli interessati a inviare alla segreteria FIF il modulo allegato, per presentare una richiesta di immediato incontro con la delegazione della Federazione Italiana Fitness per creare una task force efficace per proporre una revisione delle restrizioni dell'ultimo DPCM.

Grazie a tutti voi, grazie per la vostra preziosa adesione.

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BREVE VADEMECUM DI PROCEDURE UTILI PER DARE MASSIMA ATTUAZIONE AI PROTOCOLLI ANTICOVID ALL’INTERNO DELLE PALESTRE

  1. Individuare un responsabile dell’applicazione dei protocolli all’interno del centro

  2. Ogni iscritto deve compilare l’autocertificazione sulla sua situazione riguardo il i sintomi attuali o da rilevato contagio da COVID. Tale certificazione sarebbe utile rinnovarla ogni 15 gg

  3. Eseguire rilievo della temperatura all’ingresso (non obbligatorio ma consigliabile)

  4. Eseguire disinfezione delle mani all’ingresso e, all’interno della struttura, predisporre diversi punti muniti di Gel o liquidi a base alcolica o comunque atti alla disinfezione.

  5. Il banco segreteria è utile sia munito di plexiglas separatori dall’utenza

  6. Nei locali non è consentito l’accesso a non iscritti, unica delega per i minori che abbisognano di assistenza per vestizione e svestizione.

  7. Ridurre al minimo le presenza all’ingresso e sempre in modo distanziato

  8. Predisporre percorsi di entrata ed uscita ben evidenziati con segnaletica a terra e scritte; analogamente, in prossimità dell’ingresso utile avere anche l’evidenziazione della distanza minima fra le persone

  9. Porre molteplici cartelli che invitano alla distanza di sicurezza e alle regole base di comportamento

  10. Registro delle presenze giornaliere con tutti i dati dell’utilizzatore (avendole già in data base basta spesso nome e cognome con orario) conservate per ALMENO 15 GIORNI

  11. Assicurarsi che la presenza nelle sale rientri nel numero massimo consentito in rapporto ai mq della sala

  12. Anche all’interno degli spogliatoi vale tale regola e all’ingresso va indicato il n° massimo di persone presenti. Utile un responsabile che ciclicamente esegua controlli

  13. Negli spogliatoi è consigliabile non fare eseguire la doccia; purtroppo il momento della doccia è uno dei più difficili da controllare per la verifica dei parametri di sicurezza. Gli spogliatoi sono luoghi dove l’utente si cambia, ripone gli abiti nella sua borsa e le scarpe devono essere diverse da quelle utilizzate per entrare

  14. Al fine di ottemperare al meglio al punto precedente è certamente consigliabile (soprattutto per quando non si dispone di ampi spazi) di procedere con delle prenotazioni con orario prefissato di permanenza della struttura (esempio 1,15 h)

  15. Obbligatorio uso di mascherina in tutti gli ambienti comuni e nella sala dove ci si esercita in tutti quei momenti in cui non si eseguono esercizi

  16. Anche durante gli esercizi occorre tenere una distanza di sicurezza di 2 mt; di conseguenza anche le macchine e le attrezzature devono essere predisposte per assecondare tale regola

  17. Anche i tecnici devono tenere la mascherina per tutto il tempo passato in sala e non possono toccare l’allievo

  18. Nelle sale attrezzi la disinfezione delle mani deve avvenire più volte durante il tempo di allenamento

  19. Va eseguita giornalmente o meglio ancora più volte al giorno una sanificazione generale degli ambienti. Ideale avere un registro che indica i prodotti utilizzati, i locali sottoposti a sanificazione, l’orario e la/le persone che l’hanno svolta

  20. Eseguire massima aerazione degli ambienti; in mancanza di appositi impianti di ricircolo dell’aria aprire finestre e lasciarle aperte per diversi minuti, magari a rotazione, con una cadenza periodica; meglio se riportata su un registro

Per ulteriori chiarimenti vi rimandiamo alle slide presentate in occasione del webinar del 25 settembre scorso
RIPARTIRE IN SICUREZZA Attuazione dei protocolli covid-19 dalla teoria alla pratica
con Biancamaria Stivanello e Giovanni Michele Aufiero

La registrazione del webinar è disponibile a questo link

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Importante novità attesa con ansia da tutte le associazioni per accedere ai contributi a fondo perduto

Pubblichiamo il decreto dell'Ufficio per lo sport che rende accessibile il Fondo destinato ad interventi a favore delle associazioni sportive e delle società sportive dilettantistiche, considerata la necessità di far fronte alla crisi economica che ha coinvolto anche il mondo dello sport e determinatasi in ragione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Le risorse disponibili ammontano ad oltre 50 milioni di euro e si aggiungono alle risorse messe a disposizione del mondo sportivo di base in seguito al protocollo d’intesa siglato tra l'Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il Comitato Italiano Paralimpico e la società Sport e Salute SpA e che prevede ulteriori 22 milioni di euro.

È inoltre pubblicato l'allegato 1 del citato decreto, contenente «Criteri per l'accesso ai finanziamenti a fondo perduto per associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche».

La presentazione delle domande di accesso alla misura saranno possibili attraverso una piattaforma web il cui indirizzo verrà pubblicato sul sito dell'Ufficio per lo sport in data 15 giugno 2020.

Sono previste due finestre:

• la prima a partire dalle ore 12:00 del 15 giugno 2020 e terminerà alle ore 20:00 del giorno 21 giugno 2020.

• la seconda sarà aperta a partire dalle ore 12:00 del 22 giugno 2020 e terminerà alle ore 20:00 del giorno 28 giugno 2020.

I criteri di accesso alle due sessioni sono indicate nelle Linee Guida allegate al Decreto dell’Ufficio per lo Sport.

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IL NUOVO DOCUMENTO PER LE ATTIVITÀ SPORTIVE DI BASE

Come anticipato nei giorni scorsi dal Ministro Spadafora, sono diventati disponibili sul sito dell'Ufficio Sport tutti i Protocolli Ufficiali di riapertura sui quali vi terremo informati in tempo reale.
Già nei giorni scorsi erano state pubblicate le "Linee-Guida per l'esercizio fisico e lo sport" poi aggiornate con il titolo "Linee Guida per l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere". Con quest'ultimo documento, allegato, l'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva diramato delle disposizioni generali per la ripartenza dello sport in sicurezza.
Indicazioni generali che vanno ad aggiungersi a quelle pubblicate dalla Conferenza delle Regioni aggiornate al 16 maggio.

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Lunedì, 18 May 2020 10:46

Mutuo Light Liquidità ASD SSD

Da oggi lunedì 18 maggio saranno attivi i mutui liquidità del Credito Sportivo. Nel sito dell'ICS tutte le linee guida.

Beneficiari: Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche iscritte al registro CONI o alla Sezione parallela CIP, regolarmente affiliate da almeno 1 anno, alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate, agli Enti di Promozione Sportiva, alle Federazioni Sportive Paralimpiche e alle Sezioni Paralimpiche delle Federazioni Sportive Nazionali.

Per saperne di più, clicca sul link sottostante:

https://www.creditosportivo.it/covid19/mutuoliquidita/mutuolightliquiditaASDSSD.html

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La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha rilasciato venerdì 15 maggio un documento contenente le linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative.

Il documento riassume le linee guide condivise dalle Regione e dal Governo: le schede tecniche contengono indirizzi operativi validi per i singoli settori di attività, e forniscono uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento, per sostenere la ripresa delle attività economiche e produttive compatibilmente con la tutela della salute di utenti e lavoratori.

Riguardano le riaperture di tutte le attività sinora escluse, tra cui anche le palestre e i centri fitness. Vediamo nel dettaglio come comportarsi in quest'ultimo caso.

Le presenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).

  • Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
  • Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.
  • Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:
    - almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,
    - almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
  • Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
  • Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
  • Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.
  • Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
  • Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
  • Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
  • Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
  • Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:
  • Garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
  • Aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
  • In relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
  • Attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
  • Nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
  • Per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
  • Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
  • Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
  • Le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
  • Evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
  • Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

Qui il testo completo: Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative


Anche l'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha rialsciato le linee guida per l'esercizio fisico e lo sport, con il supporto di Sport e Salute S.p.A. e d'intesa con il CONI e il CIP.

Tra i vari punti, queste sono le indicazioni per le pratiche d'igiene:

All’interno del sito dovrà essere garantita la possibilità di effettuare le seguenti pratiche igieniche:

  • lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti;
  • mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2, in caso di attività metabolica a riposo. Ad esempio per gli utenti in caso di attesa, riposo e inoltre per tutti gli operatori sportivi;
  • mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’atto motorio, al carico metabolico e alle altre misure di mitigazione disponibili;
    non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani;
  • starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito;
  • evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti;
  • bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
  • gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati).

Ai fini della attuazione delle buone pratiche igieniche dovranno essere messi a disposizione:

  • procedure informative affisse nel sito sportivo, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici;
  • gel igienizzante;
  • sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (es. fazzoletti monouso, mascherine/respiratori);
  • indicazioni sulle corrette modalità e tempi di aerazione dei locali;
  • specifiche attività di filtrazione dell’aria nei locali chiusi ad alta densità di persone o di attività, ad esempio tramite purificatori di aria dotati di filtri HEPA destinati a diminuire la quantità di aerosol;
  • sanitizzazione ad ogni cambio turno;
  • vietare lo scambio tra operatori sportivi e personale comunque presente nel sito sportivo di dispositivi (smartphone, tablet, ecc.) e di attrezzi sportivi; in alternativa, prevedere adeguate sanitizzazioni.

In aggiunta, coloro che praticano l’attività, hanno l’obbligo:

  • di disinfettare i propri effetti personali e di non condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi, ecc..);
  • di arrivare nel sito già vestiti adeguatamente alla attività che andrà a svolgersi o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti;
  • di non toccare oggetti e segnaletica fissa.

Qui il testo completo: LINEE-GUIDA PER L'ESERCIZIO FISICO E LO SPORT

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L’Istituto per il Credito Sportivo ha elaborato i criteri e il relativo regolamento per rendere accessibili, ai soggetti interessati, i finanziamenti erogati in base al ‘Decreto Liquidità’. Nelle prossime ore saranno pubblicati sul sito di ICS. Come è noto, il Governo ha dato vita e finanziato il Comparto Liquidità del Fondo di Garanzia e del Fondo Contributi Interessi in gestione all’Istituto per il Credito Sportivo (articolo 14 del decreto Legge 8 aprile 2020, n.23), per consentire l’erogazione di mutui – senza garanzie e a tasso 0 – destinati alla base del mondo sportivo, che in questo drammatico momento sta vivendo, come anche il resto del Paese, un momento emergenziale.
Il mutuo ICS per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche si chiamerà “Mutuo light liquidità”.

I CRITERI DI ACCESSO
Nelle prossime ore (????) le Ssd e la Asd, potranno accedere alla richiesta di finanziamento direttamente dall’homepage del sito www.creditosportivo.it nella sezione dedicata alle misure di sostegno collegate all’emergenza epidemiologica Covid-19, compilando il modulo online

Il form prevede il caricamento dei seguenti documenti:

  • Atto costitutivo.
  • Statuto. Requisiti: conformità dell’atto a quello presente sul registro CONI.
  • Verbale di delibera dell’organo che ha i poteri per autorizzate il presidente o legale rappresentante a contrarre il finanziamento.
  • Atto di certificazione, se presente, della personalità giuridica.
  • Documento del legale rappresentante con codice fiscale.
  • Attribuzione codice fiscale del sodalizio sportivo.
  • Estratto conto bancario dell’ultimo trimestre 2019.
  • Bilancio o rendiconto approvato anno 2018.
  • Bilancio o rendiconto provvisorio 2019.
  • Delibera di attribuzione poteri al Presidente a contrarre mutui.
  • Iscrizione al Registro CONI nel 2020.

Saranno presenti sul sito tre moduli:

  • La lettera di attestazione, da inviare all’Ente (NAZIONALE), che certifichi i dodici mesi di affiliazione.
  • Il modulo di richiesta di finanziamento.
  • Il modulo di accesso al fondo.

La società in questione dovrà essere anche in regola con i pagamenti degli impegni associativi.

NELLE PIEGHE DEL DECRETO
L’articolo 14 del Capo II del Decreto Legge n.23 dell’8 aprile 2020 – Misure urgenti per garantire la continuità delle imprese colpite dall’emergenza Covid-19 e meglio noto proprio come “Decreto liquidità” – è dedicato ai finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo per le esigenze di liquidità delle Federazioni Sportive nazionali, delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva, delle Associazioni e delle Società Sportive dilettantistiche, e concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti.
Tali strumenti, che vanno ad aggiungersi alle misure già previste con il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, consentiranno di garantire 100 milioni di euro di finanziamenti e consentiranno altresì di ridurre tempi e oneri per chi ha necessità immediate di liquidità, al fine di poter far ripartire le attività e valorizzare l’importante ruolo sociale dello sport.

Gli importi finanziabili saranno a tasso zero, della durata di 6 anni, si potrà cominciare a restituire il finanziamento a partire dal terzo anno. Il massimo importo erogabile è di 25 mila € e fino al massimo del 25% dei ricavi.

Queste le caratteristiche nel dettaglio:

  • IMPORTO. Da un minino di 3mila euro a un massimo di 25mila euro nella misura massima del 25% del fatturato dell’ultimo bilancio o delle entrate dell’ultimo rendiconto (in entrambe i casi, almeno 2018), regolarmente approvati dalla società o dalla associazione
  • DURATA. 6 anni dei quali 2 di preammortamento e 4 di ammortamento.
  • PAGAMENTO PRIMA RATA. Dopo 2 anni di preammortamento.
  • TASSO DI INTERESSE. Totale abbattimento degli interessi per l’intera durata del finanziamenti da parte del Fondo Contributo Interessi – Comparto Liquidità.
  • GARANZIA. 100% del finanziamento da parte del Fondo di Garanzia – Comparto Liquidità.

Qui il modulo da mandare compilato ad Asi Nazionale ; oggetto: Credito Sportivo

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