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Alcune idee per utilizzare alcuni schemi motori di base con uso dei piccoli attrezzi:
- flow tonic
- mezzi roll
- palline + cappellini di carta
- mattoni pilates + mini band
- funicella
- step
- cerchi
- amaca.

Tanto divertimento allenante per i nostri piccoli allievi di BABY FITNESS!

 


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Lunedì, 30 September 2019 15:19

Baby Fitness: salto e gioco con la corda

La corda è un attrezzo fondamentale per lo sviluppo di uno dei principali schemi motori: SALTARE.

Melissa Roda, docente del corso di BABY FITNESS, ha creato questa sequenza di esercizi, da cui potete prendere ispirazione anche per le vostre classi con i più piccoli:
- Salto assistito da due compagni ("Giocando in 3...");
- "Salto a piedi uniti";
- "Attraversate " spostamento da un lato della sala all'altro; simulando una camminata (saltati) utilizzando arto dx e poi sx;
- "Salto a piedi uniti con piccolo rimbalzo";
- "Il cowboy" chassé laterale con corda che ruota nella mano opposta alla direzione spostamento;
- "Il mulo" con utilizzo di flow tonic un bambino trascina il compagno simulando un asinello;
- "Tiro alla fune" il gioco più divertente per gli adulti ma anche per i piccini.

Buon allenamento di Baby Fitness sempre con il sorriso!

 


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Oggi la docente FIF Melissa Roda, ci mostra qualche esercizio da fare con i vostri piccoli allievi. Si tratta di un allenamento a circuito, HTC (Human Timing Circuit) ed è consigliato per bambini dai 5 ai 10 anni.

- Durata di ogni round stabilita dalla velocità dei 2 bambini nella stazione "TARGET " Scivolamento su flow tonic da seduto (equilibrio) e trascinamento (capacità coordinativa speciale DIFFERENZIAZIONE, dosare velocità e forza per il trascinamento, massimo controllo di un gesto complesso per un bambino) per il compagno da spot a spot per poi invertire i ruoli. Da un minimo di 2 round a un massimo di 6 round.
- STAZIONE 1: con ELASTIC BAND (Floor slam) ● Imput correttivo un gesto forte e preciso verso il pavimento fra i due piedi.
- STAZIONE 2: ACROBATICA Ruota+Rollata corpo esteso ● Imput Correttivo: Braccia lunghe e forti.
- STAZIONE 3: TARGET
- STAZIONE 4: L'ARRAMPICATA (schema motorio di base locomotore) Ricercare la simultaneità dei 2 bambini nel gesto, ascolto il ritmo del mio compagno.
- STAZIONE 5: IL DONDOLO (programma Baby Fitness 5/7 anni) Mantengo mezzo roll sopra la testa posizione braccia a V estese.(core) ● Imput correttivo: schiena lunga e ogni volta che torno posiziono piedi a terra e controllo la posizione del mezzo roll.

 


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Mercoledì, 19 December 2018 11:16

Una nuova visione del fitness

UNA INTERVISTA CHE DÀ VOCE ALLE OPINIONI E ALLE TESTIMONIANZE DEI PARTECIPANTI AI CORSI FIF!

Le novità della FIF Academy hanno aggiunto, nell’ultima programmazione autunnale, nuove mete in tutto il territorio nazionale, riscuotendo enorme successo in termini di numero di partecipanti e grande seguito in tutti i corsi; Abbiamo intervistato per ognuno di questi una rappresentanza di partecipanti scelta per specifica territorialità con il semplice scopo di ricevere feedback ad ampio raggio su tutta la capillarizzazione dei nostri corsi in Italia. Una speciale partecipazione ha visto protagonista del corso di Pilates Aereo svoltosi a Porto Torres in provincia di Sassari l’attrice, giornalista e scrittrice televisiva romana Giulia Fossà: l’arte del cinema e della cultura incontra l’arte del movimento fluttuante! Per facilità di lettura riportiamo le 5 domande rivolte ai nomi selezionati e di seguito le loro corrispettive risposte.


LE NOSTRE DOMANDE
1. Quali sono stati gli aspetti più interessanti del corso?
2. Quali strategie metodologiche e didattiche ritieni siano state più vincenti?
3. Hai già attivato un corso con tali caratteristiche nella tua palestra?
4. A quale fascia di età è rivolto o pensi di rivolgere il tuo prossimo corso di pilates aereo/ tbw aereo/ baby fitness?
5. L’attivazione di uno di questi corsi quali vantaggi ha apportato o pensi potrà apportare al tuo centro fitness?


BABY FITNESS
Corsi di Ravenna e Milano
Docenti: Viviana Fabozzi e Melissa Roda

MARICA BODI Calderara di Reno (BO)
1. Gli aspetti più interessanti del corso sono quelli inerenti l’apprendimento delle esigenze psico-motorie dell’età infantile e il provare in prima persona i metodi e gli esercizi da proporre ai giovanissimi allievi nelle nostre lezioni.
2. Il corso è vincente per il suo approccio aspecifico all’attività fisica: ogni bambino può partecipare e svolgere le lezioni di questo format, intraprendendo un percorso di crescita personale che lo porterà ad approcciarsi al mondo sportivo.
3. Ho attivato un corso di Baby Fitness all’interno della mia ASD con bambini di età 3-6 anni e nonostante l’età d’entrata sia inferiore a quanto specificato dal format, i risultati riscontrati sono straordinari! Si divertono, socializzano con i loro compagni e soprattutto affrontano questa fondamentale tappa di vita con un corretto sviluppo psico-motorio.
4. Al momento sono in attesa del risultato di un bando regionale per inserire un progetto di attività motorie nelle scuole elementari del mio paese in cui ho proposto il Baby Fitness alle classi 1ª e 2ª (6-8 anni). Verranno coinvolte 12 classi!
5. L’attivazione di un corso Baby Fitness in un centro fitness può avere il vantaggio di promuovere l’attività fisica nei bambini, riducendo la problematica della sedentarietà infantile, e allo stesso tempo di coinvolgere i genitori ad intraprendere un nuovo stile di vita sano, cominciando a svolgere degli allenamenti in sala attrezzi mentre i loro piccoli sono impegnati al corso di Baby Fitness.

MASSIMO DOSI Corno Giovine (LO)
1. Sicuramente la parte teorica mi ha dato una visione molto ampia e approfondita dell’età evolutiva dei bambini e mi ha fatto capire come creare programmi di allenamento adeguati alla fascia di età. è proprio partendo da queste teorie, dalla comprensione delle fasi evolutive che ciascuno di noi attraversa da bambino che si può essere vincenti in questo delicato ma meraviglioso e appagante ruolo. Anche la parte pratica ha giocato un ruolo fondamentale, soprattutto perché mi ha dato una visione diversa e nuova del modo con cui approcciarsi ai bambini per proporre un “allenamento ludico”, delle varie fasi in cui suddividere la lezione ai vari scenari possibili, dalle tipologie di attrezzi utilizzabili alle varie disposizioni della classe, ecc.
2. Secondo me sulla base della mia breve esperienza con i bambini il gioco è la chiave fondamentale e il modo in cui le docenti Viviana Fabozzi e Melissa Roda lo hanno integrato all’interno di una lezione di fitness è “geniale”. Anche l’idea della storia da narrare durante il corso della lezione è stata una novità per me. Didatticamente ritengo che il corso abbia coperto benissimo tutto il bagaglio tecnico/teorico richiesto per questo ruolo, dando anche spunti di approfondimento futuri.
3. Si, in realtà il progetto era già partito due settimane prima del corso istruttori (per questioni di strategie di marketing), acquistando anticipatamente la dispensa in versione pdf; avevo comunque già una piccola esperienza con i bambini nel mondo delle arti marziali e, proprio in primavera/estate, avevo tenuto due lezioni di motricità ai bambini della classe d’asilo di mio figlio: è stata forse questa piccola esperienza che ha fatto scattare la scintilla unita alla coincidenza di aver trovato il nuovo corso di Baby Fitness sulla rivista Performance. Non c’è due senza tre: eccomi qui fiero di aver partecipato e superato il corso nonché di essere diventato istruttore di Baby Fitness.
4. Attualmente il corso è aperto ai bambini dai 5 ai 10 anni, tutti nella stessa classe di massimo 10 bambini. L’obiettivo è quello di raddoppiare questo numero e di creare due classi differenti 5-7 e 8-10 come giustamente proposto nel corso di Baby Fitness cercando, dove possibile, di ampliare la prima fascia dai 4 ai 7 anni.
5. Due a mio avviso sono i vantaggi: - la possibilità per i genitori di allenarsi in questa “oretta “(visto i tempi liberi molto ristretti quando si hanno dei figli), intanto che i loro figli sono impegnati nell’attività di Baby Fitness; - la possibilità per un bambino che non si sente ancora in grado di praticare uno specifico sport di avere davanti a sé un percorso guidato e completo che lo accompagnerà dai 5 ai 10 anni, preparandolo in maniera esaustiva al mondo dello sport.

ARIANNA PARONI Viadana (MN)
1. gli aspetti principali che ho apprezzato nel corso sono stati quelli inerenti il ripasso e lo studio di tutto ciò che è psicomotricità e motricità di base; questo mi ha portata a rivoluzionare il mio sistema d’insegnamento rendendolo progressivo come con i gruppi di adulti. Mi spiego meglio, ho messo in discussione, basandomi su principi scientifici, il mio modo di costruire l’allenamento che già facevo con i bambini. Altro aspetto interessante è stato l’inserimento dell’uso di attrezzi che già sono presenti in palestra e che non avevo mai usato con i bambini.
2. La strategia più vincente secondo me è quella di rendere la ginnastica per i bambini più simile a quella degli adulti, lo trovò estremamente innovativo.
3. Si ho già attivato un corso proprio perché il periodo era propizio; infatti ho dato vita anche ad un progetto scolastico.
4. La fascia d’età è tra 6 e 10 anni.
5. Il vantaggio è quello di far fare ginnastica più spesso e a tutti i bambini anche quelli che non la amano particolarmente. Un corso di Baby Fitness è un ottimo supporto a tanti sport, anzi oserei dire che è un vero e proprio avviamento a tutti gli sport.


TOTAL BODY WORKOUT AEREO
Corso di Forlì
Docente: Viviana Fabozzi

TBW Aereo Forlì

GIOVANNA RENZI Bellaria Igea Marina

1. La mia risposta è entusiasmante! Ogni aspetto ha attirato la mia massima attenzione. Gli aspetti più interessanti sono sicuramente la possibilità di poter integrare il total body workout aereo al programma di Baby Fitness e al contempo la possibilità di offrire un’alternativa di lavoro muscolare ad un pubblico adulto che ama approcciare a nuovi stimoli allenanti.
2. e 3. Le Metodologie e i processi didattici presentati durante il corso nella formula ready to use sono di facile approccio e comprensione soprattutto dal punto di vista pratico ed esecutivo. Lo affermo con estrema cognizione di causa avendo già attivato un corso di tbw aereo sia ad un pubblico “baby” che ad un pubblico di adulti.
4. è certamente un corso adatto e adattabile alle differenti tipologie di clienti che hanno un proprio specifico bagaglio motorio e psicologico. Ottimo strumento di differenziazione nel fitness!
5. Respirare “aria nuova” insieme ad una alta preparazione tecnica equivale a dire clienti contenti che portano nuovi clienti!

RAFFAELE QUAGLIO Ferrara
1. Ho trovato davvero interessante il lavoro con l’amaca che non conoscevo e che sinceramente mi intimoriva. Devo comunque sottolineare che è fondamentale avere degli insegnanti qualificati e pazienti che ti facciano davvero sentire a tuo agio e sopratutto pronti a darti consigli e attenzioni! Un ringraziamento particolare a Viviana Fabozzi che con il suo sorriso e la sua preparazione ha reso questi due giorni piacevoli, interessanti, pieni di nuovi spunti e tecniche di lavoro!
2. Lavorare con l’amaca è davvero bellissimo. Emozionante provare nuovi metodi di allenamento e riscoprire quante possibilità abbiamo di conoscere e migliorare attraverso l’attività fisica il nostro corpo e la nostra mente! Potenza, resistenza, concentrazione, equilibrio... Arrivi a fine lezione con una percezione del tuo corpo incredibile! Solo provando ci si rende conto di quanto possa diventare interessante il lavoro in sospensione. Due giorni in cui non ho mai guardato l’orologio perché la noia non aveva spazio!
3., 4. e 5. Mi auguro presto di poter proporre il corso nella palestra in cui lavoro, che al momento non dispone dell’attrezzatura! Ho accennato ad alcuni dei miei allievi quanto sia bello lavorare con l’amaca ed ho visto accendersi una bellissima luce nei loro occhi! Mi hanno subito chiesto quando partivano i corsi!

BARBARA BERNACCHINI Macerata
1. Sicuramente un aspetto interessante è quello del lavoro svolto totalmente in sospensione, in quanto il corpo in un primo momento si trova smarrito senza la superficie stabile di riferimento, ma piano piano acquista consapevolezza e fiducia per poter eseguire gli esercizi, soprattutto quelli in inversione, fino a diventare un tutt'uno con l'amaca. Bellissima sensazione!
2. Le strategie usate dall'insegnante, nel proporre questa nuova disciplina, sono state impeccabili, di grande efficacia, in quanto ad ogni spiegazione teorica è seguita subito la verifica pratica sull'attrezzo. In questo modo si e riusciti, subito, a prendere coscienza della tipologia di lavoro, facendo tesoro, degli input tecnici per l'esecuzione, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e i benefici desiderati. Preziosi i suggerimenti di programmazione e periodizzazione del workout aereo.
3. Ancora non ho avviato un corso di Total Body Aereo. È in programmazione nel club in cui insegno. Stanno ultimando la struttura a sostegno delle amache.
4. Non so se sia giusta la distinzione per fascia d'età. Sicuramente vedo questo tipo di lavoro per chi già svolge un allenamento funzionale e per chi ha padronanza, conoscenza e consapevolezza del proprio corpo (per chi pratica Pilates e Yoga da diverso tempo). Comunque resto dell'avviso che ci si debba mettere sempre alla prova per poter conoscere, ancora di più, le potenzialità del proprio corpo e aprirsi al nuovo!
5. Il Pilates Aereo è un nuovo workout poco presente nei centri fitness ( parlo per la mia città), pertanto credo che promuovere questo tipo di attività creerà molto interesse e ,se ben gestito dall'insegnante, avrà un ottimo riscontro.


PILATES AEREO
Corsi di Porto Torres (SS) e Palermo
Docenti: Gianpiero Marongiu e Stefania Giuliani

Pilates Aereo

GIULIA FOSSÀ Roma

Giulia Fossà lavora nel mondo della comunicazione da oltre 25 anni come attrice, giornalista e autrice radio tv, nonché insegnante di Yoga e del metodo Pilates Matwork e Reformer. Questa la sua testimonianza sul corso di Pilates Aereo di Porto Torres (SS)

1. Avevo già frequentato a lungo vari corsi e lezioni in volo, sull’amaca e aspettavo con forti motivazioni la nascita di questo corso federale di Pilates Aereo. La caratteristica principale del corso FIF è senz'altro la precisa ricerca del controllo e dell' equilibrio che continuo a vedere come prerogativa del metodo Pilates. Il corso FIF di Pilates Aereo permette di esplorare la nuova dimensione nello spazio, dato dalla sospensione sull’amaca, attraverso un’esecuzione corretta e rigorosa degli esercizi, consentita da una solida conoscenza dell’uso della Power House e di determinati schemi di attivazione neuromuscolare specifici del metodo Pilates!
2. La cura e l’esattezza del protocollo definito da Gianpiero Marongiu. Il riferimento continuo ai principi base. Il qui e ora, fratello dell’Istante, come forma di disciplinata centratura. Rigore e leggerezza. Severità e sorriso. La coerenza nell’approccio all’uso dell’amaca, vista come interessante opportunità e, in alcuni casi, come valida alternativa alle grandi macchine.
3. La mia attività si svolge su due livelli: da un lato opero in una struttura non gestita direttamente da me, nella quale svolgo lezioni collettive; dall’altro sono impegnata soprattutto con lezioni private one to one, o a piccoli gruppi. In questa dimensione, l’introduzione della tecnica di Pilates aereo richiede ancora qualche passaggio organizzativo, in programma nei prossimi mesi. Ho condotto sessioni dimostrative che hanno riscosso curiosità ed entusiasmo. Questo mi ha convinto a predisporre un progetto concreto, nel breve periodo, per l’insegnamento di questa disciplina. Ho riscontrato un elemento psicologico positivo di gratificazione e divertimento nei miei allievi molto contagiosi anche per il mio ruolo di insegnante.
4. Normalmente le mie lezioni sono rivolte a allievi in età matura. La cosa ha aspetti positivi perché sono seri e costanti, capaci di apprezzare e trarre vantaggio dal Pilates. Tra i miei allievi più assidui, tuttavia, non mancano giovani - donne e uomini. Tutte, e tutti, attratti da questa nuova magia. Diciamo che in termini di “marketing” il Pilates aereo riesce a essere un valido argomento per convincere neofiti a entrare nel fantastico mondo del Pilates.
5. Una delle ragioni che mi hanno convinto a predisporre un progetto per aggiungere al mio insegnamento il Pilates aereo risiede nella semplice constatazione della persistenza di uno stereotipo che ancora accompagna la nostra disciplina: che Pilates sia un modo pigro e molle di fare attività fisica. Vedendo con i propri occhi quali capacità fisiche richieda il Pilates aereo, e quali doti di concentrazione siano necessarie per eseguire i movimenti, scatta una nuova percezione. Pilates aereo ha una forte capacità di attrarre un pubblico più giovane, dinamico e curioso.

ANITA TRIMARCHI Siracusa
1. Il corso di Pilates Aereo è stato a dir poco Magico e io l'ho adorato fin da subito!!! Riuscito benissimo soprattutto grazie alla docente Stefania Giuliani, una professionista in gamba, preparata e molto attenta ai dettagli. Sono tornata a casa entusiasta e con un bel bagaglio su cui continuare a lavorare per crescere e migliorare nell'insegnamento del metodo Pilates.
2. La Metodologia e la didattica utilizzate sono state vincenti come sempre accade per tutti i corsi che ho fatto con FIF dall'anno 2010 ad oggi e devo confermare che è sempre una garanzia. Mi è piaciuto molto il modo di interagire con gli altri corsisti, lo scambiarci i ruoli di allievo e insegnante, per imparare a "vedere" meglio, a far "percepire" l'esercizio nel modo corretto e a "sentire" bene il lavoro sul nostro corpo. Gli esercizi somigliano a quelli con le grandi macchine, precisi ed efficacissimi. E io che amo le sfide e amo stare a testa in giù, ho trovato fantastici gli esercizi, soprattutto le inversioni, e gli esercizi in scarico e decompressione della colonna.
3. A casa mia ho già montato l'amaca che ho acquistato a fine corso e ci sto lavorando per trovare le giuste strategie d'insegnamento, e la sera non vedo l'ora di "appendermi" e lasciarmi cullare un po'! In palestra, mi sto organizzando per montare le amache in sicurezza per poi iniziare a volare! Già solo a vederle, eleganti e colorate, si ci innamora...
4. Il Pilates Aereo è affascinante e sembra molto divertente, anche se in realtà è molto intenso e impegnativo, ma allo stesso tempo una sfida, e per questo credo che attirerà molte persone di ogni età, anche se neofite. Ognuno di noi ama mettersi in gioco e sfidarsi, le migliori sfide da vincere sono quelle con noi stessi! Piccole o grandi che siano, l’importante è vincerle! Riuscirci significa migliorare tutta la nostra vita! Voto Finale 110 e lode. Grazie sempre FIF.

DANIELA LIBRA San Giovanni La Punta (CT)
1. Per quanto mi riguarda, gli aspetti più interessanti sono le attivazioni muscolari per mantenere le stabilità necessarie richieste negli esercizi del metodo Pilates. Interessante la percezione del lavoro in neutro che in sospensione è diversa dai classici esercizi sul tappetino.
2. Il metodo adottato del "lavoro in coppia" è efficace nello studio dell'esercizio sia dal punto di vista di chi fa l'insegnante (che deve notare gli errori e correggerli) che da quello dell'allievo, che percependo l'errore, potrà facilmente correggerlo con qualche cueing in più.
3. Ho fortunatamente introdotto con grande successo le lezioni di Pilates Aereo nel mio palinsesto
4. Credo che possa rivolgersi ad una fascia di età molto ampia; ci sono infatti molti esercizi adattabili anche per i meno sportivi o coraggiosi; inoltre è davvero molto divertente e funzionale anche per ragazzi.
5. Sicuramente l'avvio di un nuovo corso è sempre stimolante, soprattutto un corso come il Pilates Aereo che ancora è una grande novità sul mercato. Il corso di per sé è molto divertente ed imparare i principi del Pilates in sospensione sull' amaca, stimola certamente i clienti a frequentarlo.

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Partendo dal principio secondo il quale stare in mezzo alla natura è uno dei segreti della longevità questa estate in diverse località di montagna sono state ideate e sperimentate delle cosiddette escursioni multisensoriali, con un duplice scopo di:

1. Allenare in perfetta armonia grandi e piccini;
2. Valorizzare turisticamente il territorio in modo originale e rilanciarlo come “meta di pellegrinaggio” del benessere outdoor per l'intera famiglia.

DUE GLI ELEMENTI CHIAVE DELL'ALLENAMENTO MULTISENSORIALE OUTDOOR: LA PASSEGGIATA LEGGERA E L'ENERGIA POSITIVA

LA PASSEGGIATA LEGGERA
Si tratta di una passeggiata leggera adatta a tutti i soggetti in cui scoprire la natura immergendo il più possibile i sensi dentro di essa. Un percorso in cui una guida esperta conduce i partecipanti nell’esecuzione di alcuni esercizi per entrare in comunicazione con la natura e ascoltare la propria voce interiore.

L'ENERGIA POSITIVA
La sua importanza nasce come conseguenza di molti studi come quello di seguito citato, che concordano tutti sui benefici che il contatto con la natura porta all'essere umano. In sostanza si fa il pieno di energia positiva, allontanando lo stress e risvegliando i sensi.

DUE GLI STUDI DI TIPO SCIENTIFICO E PEDAGOGICO ALL'ORIGINE DEL PROGETTO MULTISENSORIALE

LA RECENTE RICERCA SCIENTIFICA
Al fine di dare un senso e un peso specifico al progetto multisensoriale è interessante riportare i risultati di una ricerca condotta dalla University of California e pubblicata sulla rivista scientifica Computers in Human Behavior.
Tale ricerca ha dimostrato che bastano pochi giorni di distacco assoluto dai dispositivi elettronici e di immersione nella natura per innalzare sensibilmente la capacità di percepire il linguaggio emotivo. Lo studio è stato condotto come segue: gli studenti di una scuola elementare pubblica della California del Sud sono stati sottoposti a due batterie di test per comprendere la loro capacità di interpretare le emozioni altrui: il primo test consisteva nell’osservare dei volti di bambini e adulti e nel descrivere le emozioni che sembravano provare; il secondo test consisteva nel vedere un breve video muto con scene quotidiane di vita scolastica e domestica e nell’interpretare il linguaggio non verbale dei protagonisti.
La classe è stata poi divisa in due gruppi: uno ha continuato le normali attività scolastiche e ha continuato a utilizzare tablet e altri dispositivi elettronici come di consueto; l’altro gruppo è stato condotto per 5 giorni presso un camp nella natura, dove gli studenti hanno seguito le normali lezioni scolastiche e partecipando anche a escursioni e attività nella natura, senza avere la possibilità di utilizzare dispositivi elettronici.
Al termine dei 5 giorni sono stati rifatti i due test iniziali: il gruppo di studenti che aveva partecipato al camp outdoor ha ottenuto punteggi sensibilmente più alti non solo rispetto al test iniziale ma anche rispetto all’altro gruppo di controllo.

LA STORICA PEDAGOGIA “PIZZIGONIANA”
I risultati della ricerca sopracitata fortificano gli importanti obiettivi sviluppati dalla pedagogista italiana Giuseppina Pizzigoni (1870-1947) che operò contemporaneamente a Maria Montessori. La pedagogia cosiddetta “pizzigoniana” ha il merito di aver messo a punto una didattica che parte dalla relazione con la natura come mezzo per raggiungere obiettivi eduvcativi-didattici importanti per lo sviluppo globale del bambino. Il maestro che si esprime attraverso questa metodo pedagogico non è colui che fa lezione fra i banchi, ma è colui che guida il bambino all'osservazione e all'esercizio dei sensi. I programmi della Pedagogista pertanto hanno sempre parlato di Educazione Fisica all'aperto e di educazione ai sensi per il raggiungimento di specifici obiettivi:

a) vista: valutazione della forza visiva, esercitazioni del senso cromatico, esercitazioni varie per il concetto delle distanze, esercitazioni per il concetto delle figure;
b) udito: vari e diversi suoni e rumori; introduzione alla musica: canto e orecchio di semplici canzoni, suonare e ascoltare le stesse canzoni (audizioni); allenare la ritmica: passi in camminata lenta, veloce, passi composti a suon di musica;
c) olfatto: valutazione della sensibilità olfattiva attraverso l'identificazione di corpi odorosi e inodore, buoni e cattivi odori.
d) gusto: degustazioni del dolce, salato, amaro e acido;
e) tatto: percepire, il caldo e il freddo, il liscio e il ruvido.  

 

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