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Le app di allenamento
PRO E CONTRO

app allenamento

a cura di Mattia Ravagli


Molto utili sono le App che consentono di tenere un diario delle prestazioni per chi si allena e quelle di anatomia e fisiologia per chi studia..

Le moderne tecnologie hanno rivoluzionato il mondo del fitness. Attualmente ce n'è per tutti i gusti per chi decide di rimettersi in forma: numerose App per smartphone che rappresentano una sorta di personal trainer a portata di mano, totem touch screen all'interno delle palestre che consentono di vedere la corretta esecuzione degli esercizi, accessori sempre più evoluti per monitorare le proprie performance e via di seguito. Come sempre, però, l'utilizzo della tecnologia andrebbe fatto “cum grano salis”, ossia usando la testa. A partire dal 2010, le App di fitness hanno conosciuto un vero e proprio boom, tant'è che ne escono tante e di qualsiasi tipo ogni giorno. I maggiori utilizzatori sono i giovani, spesso inesperti, che hanno meno soldi da investire nell’allenamento con un personal trainer.

Quali sono le App più diffuse in ambito sportivo?
Certamente quelle sulla corsa, ma sono in aumento quelle consacrate a ogni singola disciplina o settore del fitness. Yoga e Pilates la fanno da padrone.

Che tipo di App esistono sul mercato?
Le più diffuse sono quelle gratuite fino a certi parametri, che diventano però a pagamento se si vuole accedere alle funzionalità più avanzate. Poi esistono quelle completamente gratuite, che però sono spesso fin troppo piene di pubblicità e sponsor. Ci sono infine quelle a pagamento che però richiedono da parte dell'utente un grado di convinzione maggiore, ossia ci si pensa bene prima di acquistarle.

Due buoni motivi per usare una App di fitness?
1. Consente di vedere gli esercizi in forma ‘animata’. Per cui, può essere un buon modo per rivedere gli esercizi eseguiti con il proprio trainer, in modo che restino maggiormente impressi nella memoria.
2. Permette di contare le ripetizioni (1, 2, 3 ...10) o le varie fasi di attività a tempo (30 secondi, 1 minuto, etc.). In genere, un suono avverte quando si può partire, mentre un altro quando ci si deve fermare.

Due buone ragioni per cui fare, invece, attenzione?
1. Benché esistano App in tutte le lingue, la maggior parte di quelle immesse sul mercato sono in inglese, che ha la maggior diffusione. Quasi sempre gli esercizi sono tradotti in modo non preciso dal punto di vista terminologico. A volte si riscontrano anche inesattezze in merito all’esecuzione dell’esercizio stesso. Per cui, non sempre da un cellulare o da un tablet, è possibile vedere ciò che è corretto e giusto fare.
2. Le App sono spesso dispersive, nel senso che si finisce col passare più tempo a giocarci che ad allenarsi. Vanno bene come supporto multimediale, ma se si spera di risparmiarsi i soldi di un personal trainer o della palestra e di allenarsi comunque bene, ci si sbaglia certamente.

Come si riconosce una buona applicazione?
Dalla qualità della spiegazione dell'esercizio e dalla varietà degli esercizi proposti con riferimento a una buona mappa anatomica, ossia specificando bene quale sia il settore muscolare di riferimento. Ci sono alcune buone applicazioni in lingua inglese, molte delle quali propongono esercizi e allenamenti da fare in palestra o a casa, con supporto video, scelta dei muscoli da allenare, piano di nutrizione settimanale, etc. Per il prossimo futuro, c'è da aspettarsi App sempre più precise e funzionali.

Quali sono le App di fitness che di certo rappresentano un valido aiuto per tutti?
Quelle che consentono di tenere una sorta di diario di allenamento, quello che una volta si faceva a mano in modo più approssimativo e disordinato. Il vantaggio di queste nuove App, fra l'altro di qualità nettamente migliore rispetto a quelle uscite qualche anno fa, è di poter effettuare con estrema facilità comparazioni sui vari dati immessi. Funzionalità molto utili, per esempio, in caso di gare o allenamenti agonistici.

In quale misura possono essere utili le App di anatomia e fisiologia?
Sono un buon aiuto soprattutto per chi studia nel settore del fitness, in quanto spesso includono quiz per mettere alla prova la propria preparazione. Alcune sono a pagamento, altre gratis. Un modo divertente e più coinvolgente di studiare: rispetto al libro cartaceo, consentono infatti di vedere la muscolatura in 3D o di ruotare i soggetti esaminati. Da notare che esistono anche App sui farmaci e sul primo soccorso ma, così come nessuno si sogna di andare a prendere un farmaco perché lo dice il cellulare senza che lo abbia suggerito il medico, la stessa cosa deve avvenire nella formulazione dell'allenamento e del gesto atletico, in quanto ci sono molti esercizi potenzialmente pericolosi se eseguiti nel modo sbagliato.

La tecnologia ha un ruolo sempre maggiore anche nelle palestre. Al di là dei macchinari sempre più “spaziali”, quali sono le ultime novità in materia?
I totem touch-screen, utilizzati soprattutto nelle grandi palestre. In genere, tali dispositivi sono collocati al centro della sala, in una posizione dunque ben visibile, per consentire ai frequentatori del cento di svolgere diverse funzioni, fra cui la ripetizione di un esercizio che non si ricorda più. Questo è certamente un aspetto positivo, peccato che dietro spesso si nasconda la volontà dell'azienda di risparmiare sul personale. In genere, infatti, si chiedeva direttamente all'istruttore in sala, con cui è sempre stato bello instaurare un rapporto diretto e personale. Senza contare, inoltre, che l’eccesso di tecnologia ha contribuito a far sì che si socializzi meno.

È vero che una tendenza che viene dall’estero è quella delle lezioni di gruppo con proiezioni di video?
Sì, si tratta di nuovi format di allenamento che prevedono video molto dinamici e coinvolgenti, coreografati in musica e creati da professionisti del settore di livello internazionale. Sono “confezionati” così bene da sembrare uno spettacolo vero e proprio, di cui si diventa protagonisti. Non essendoci necessità di avere un insegnante di aerobica in carne e ossa, il corso può essere ripetuto tutto il giorno senza limiti di orario, come se si fosse al cinema. Anche in tal caso, è evidente lo scopo di “tagliare” sui costi del personale.

In quale misura la tecnologia sta prendendo piede anche all’interno delle fiere del fitness?
Anzitutto, attraverso la commercializzazione di tutta una serie di accessori. Oltre agli ormai noti contapassi e cardiofrequenzimetri sempre più evoluti, si trovano anche dinamometri, ossia piccoli dispositivi da allacciare alla cintura che servono per misurare la forza muscolare, o accelerometri, che consentono invece di calcolare la velocità di esecuzione degli esercizi in palestra, con conseguente potenza muscolare.

In definitiva, la tecnologia è ormai entrata a pieno titolo all'interno delle palestre ed è sempre più utilizzata sia dagli operatori di settore sia dai frequentatori/appassionati. Può essere un valido supporto multimediale per facilitare l'apprendimento e rendere ancor più divertente l'allenamento a casa o in palestra, così come – in alcuni casi – un aiuto per le palestre che mirano a incuriosire e rendere più accattivante le sale. Ma sempre nella consapevolezza che non ci si può rimettere in forma o perseguire risultati importanti, rinunciando al rapporto diretto con un valido professionista, con una valida formazione e una solida esperienza alle spalle!