Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che attiva il Fondo da 140 milioni di euro previsto dal Sostegni bis per sostenere le attività d’impresa e le professioni chiuse a causa delle misure restrittive adottate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
Con l'ok al decreto interministeriale è stato definito l’elenco delle attività che hanno diritto a usufruire del sostegno economico in forma di contributo a fondo perduto, in quanto rimaste chiuse per un periodo complessivo di almeno cento giorni. Il decreto, che dovrà ora essere firmato dal titolare del Ministero dell'Economia Daniele Franco, contiene i criteri e le modalità per richiedere l'aiuto, mentre i termini di presentazione delle domande verranno stabiliti dall'Agenzia delle Entrate.
“È giusto che discoteche, palestre e altre realtà in condizioni simili abbiano uno strumento speciale avendo pagato un prezzo più alto a causa dei cambiamenti imposti dalle regole restrittive contro il Covid. In occasione degli incontri al Mise, ma anche in altri contesti, questa necessità e urgenza era venuta fuori in maniera determinante. Iniziamo con questo fondo, 140 milioni, che però può essere rifinanziato se sarà necessario”, ha dichiarato Giorgetti, annunciando la firma del provvedimento.
I contributi a fondo perduto per discoteche e sale da ballo
Una quota del Fondo da 140 milioni, pari a 20 milioni di euro, è destinata esclusivamente ai ristori a favore di discoteche e sale da ballo. I titolari di queste attività potranno richiedere i contributi a fondo perduto, entro i termini che verranno specificati dall'Agenzia delle Entrate, fino a una soglia massima di 25 mila euro per ciascun soggetto beneficiario.
I contributi per palestre, cultura, parchi a tema, fiere e cerimonie
I restanti 120 milioni sono destinati a una platea variegata di attività, che comprende al suo interno il settore delle palestre e degli impianti sportivi, quello dei parchi tematici, ma anche gli eventi di teatro, i cinema, il mondo dell'arte, fino ad arrivare alle fiere e al mondo delle cerimonie.
In questo caso i contributi - sempre da richiedere all'Agenzia delle Entrate, che potrà successivamente procedere con l’accreditamento diretto degli importi riconosciuti - potranno arrivare fino a un massimo di 12 mila euro.