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L'armonia della bellezza e la tossicità dei vizi

Scritto da Viviana Fabozzi

COSTRUIRE FUORI E DISTRUGGERE DENTRO
UNA DOPPIA FACCIA DELLA STESSA MEDAGLIA, UNA NOTA CHE STONA NELLA PIÙ IMPORTANTE FIERA DEL FITNESS

Ogni anno puntuale ritorna RiminiWellness la più grande kermesse al mondo dedicata al fitness, al benessere, al business, allo sport, alla cultura fisica e alla sana alimentazione. Un evento che racchiude sotto lo stesso tetto una vastissima eterogeneità di ospiti: dai gestori di palestre ai cultori del fisico, dai ballerini ai designer. Un immenso scenario, tante figure ed un unico comune denominatore: la bellezza estetica! Un incanto per i nostri occhi è il fluttuare armonioso di corpi che rappresentano l’appariscenza della bellezza con una cura della propria immagine attenta al particolare. Abbigliamento “fashion”, accessori “en pendant”, make up “stellari” sono la faccia della medaglia pienamente coerente alle aspettative di chi osserva da appassionato spettatore. Poi improvvisamente da quei lunghi corridoi all’aperto il cui camminamento ha lo scopo di farci respirare aria pulita e ritemprare l’udito, il nostro sguardo, fino a quel momento carico di meraviglie, si imbatte in una nuvola di fumo e il nostro olfatto riconosce odori che conducono ad abitudini alimentari ben lontane dal concetto di equilibrio che si ricerca tra la bellezza esteriore e quella interiore. Il vizio del fumo e i cibi tossici si presentano con una prepotenza incontrollata come veri e propri nemici della proporzione e dell’armonia che sono l’espressione del vero e proprio ideale estetico che a sua volta è il riflesso di un ideale etico di saggezza fondato sul senso della misura. Due facce controverse di una stessa medaglia dove il bello e il buono sono chiaramente due concetti diversi. Una bizzarra realtà quella di RiminiWellness che rappresenta un piccolo ma affollato angolo dell’universo del fitness in cui si riflette una società fatta di tanti che si dichiarano coerenti e pochi che realmente praticano la coerenza. La moderna società “dell’apparenza” infatti si sta confacendo a modelli omologati ed omologanti, non più elitari, anzi spesso dannosi, perché attraverso immagini false o surreali trasmettono una scarsità di contenuti che scoraggia l’individuo al pensiero,questo anche a causa della globalizzazione e dei moderni mezzi di comunicazione. In tal senso gli operatori sono, volendo utilizzare un termine attualissimo, i veri “influencer” del settore, rappresentano veri e propri modelli da imitare, autentici promotori della filosofia del fitness, del benessere e della salute e la coerenza tra quello che si dice e quello che si fa dovrebbe rimanere un cardine della loro etica professionale e del loro senso di responsabilità data la loro forte capacità di influenzare le opinioni e le scelte dei loro utenti. l’America che ha cominciato negli anni 80 il fenomeno fitness, già da tempo si è posta come un modello reale e concreto da imitare, avendo bandito il fumo anche nei parchi e negli spazi pubblici all’aperto e oggi continua la sua vera e propria crociata antifumo proponendo leggi sempre più restrittive a tutela della salute dei bambini e dei residenti. Un modello quello americano che i sociologi del ventesimo secolo definiscono “giusto” e tendente all’ideologia della perfezione. E in questo affascinante contesto dalle infinite sfumature la Federazione Italiana Fitness sceglie di continuare a praticare la coerenza. Una scelta dettata dai principi che da tre decenni abbiamo deciso di seguire. Perché la coerenza è una virtù, la virtù è armonia e la nostra armonia sta nello stabilire un pieno accordo tra quello in cui crediamo e quello che facciamo.

La nostra speranza che si rinnova anno dopo anno è di vedere, durante la più importante “fiera del fitness”, sempre meno fumatori lungo i corridoi e che questi si trasformino in vere e proprie oasi di benessere assoluto.

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