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Baby Fitness & Fitness per Junior

Scritto da Redazione

Un nuovo segmento si sta facendo sempre più strada all'interno delle palestre: gli junior. Aumenta infatti anno dopo anno la richiesta di corsi specifici che sappiano coniugare attività fisica e divertimento, gettando le basi atletiche generali per affrontare successivamente sport specifici. Non è mai troppo presto per iniziare ad andare in palestra. Per insegnare ai più piccoli servono però formule accattivanti, in grado di farli crescere divertendosi.

Tra le numerose novità che la Federazione Italiana Fitness propone per l'estate 2018, vi sono certamente i corsi di “Baby Fitness” a cura delle istruttrici Melissa Roda e Viviana Fabozzi e di “Fitness per Junior” tenuto da Roberto Provenzano. Presupposto di entrambe le iniziative è che i bambini non sono adulti in miniatura e che quindi l'allenamento giovanile deve essere diverso non solo quantitativamente ma anche qualitativamente, tenendo conto del fatto che i ragazzi sono ancora in una fase di crescita, con cambiamenti fisici, psichici e sociali.

Com'è nata l'idea del corso di Baby Fitness? «Dalla mia esperienza con i bambini», racconta Melissa Roda che, dopo un passato nella danza prima nel classico e poi nel modern-jazz, ha scoperto il fitness musicale. Una passione che l'ha portata ad abbandonare il primo amore, a formarsi duramente all'interno della federazione, per poi cominciare a insegnare prima agli adulti e poi ai più piccoli. «Lavoro con entusiasmo, divertendomi – aggiunge –. Quando ho iniziato a seguire i bambini, ho cercato di adottare una formula che potesse essere a loro congeniale, per attirare la loro attenzione e farli crescere. In genere, propongo un percorso allenante diviso per fasce d'età che rappresenta un approccio aspecifico allo sport, ma che consente di creare, sviluppare e consolidare schemi motori di base e capacità condizionali necessarie a far avvicinare nell'immediato futuro i bambini alla disciplina desiderata con l'acquisizione di un maggiore bagaglio di “intelligenza motoria”». Il target è dunque quello di bambini attivi, con attitudini motorie, che sono però ancora un po' indecisi sulla pratica sportiva da intraprendere. «Durante il corso di Baby Fitness – spiega Viviana Fabozzi –, gli istruttori impareranno tutti i segreti del fitness di gruppo per bambini dai 5 ai 10 anni. I piccoli vengono lasciati liberi di muoversi nello spazio e, anche attraverso il gioco e gli schemi motori di base, imparano a seguire delle sequenze, a lavorare in gruppo e a socializzare». Il lavoro sarà reso ancora più accattivante grazie all'uso di attrezzi, quali fit ball, bande elastiche, pesi di varie forme e dimensioni, mezzi tubi, etc. Si seguiranno le tappe dello sviluppo motorio e cognitivo nel bambino dai 5 ai 7 anni e dagli 8 ai 10 anni. In particolare, con i più grandicelli si introdurranno anche attrezzi di ritmica, come nastri e funicelle, ed elementi di acrobatica a corpo libero. In ogni caso, fondamentale per gli istruttori che vogliono insegnare ai bambini, è riuscire a creare una forte empatia, individuando quindi il giusto approccio. «Inserire i più piccoli nelle palestre è anche un'ottima strategia di marketing – concludono Roda e Fabozzi –. Non solo si consente loro di scoprire l'ambiente sin dalla più tenere età, offrendo loro delle sane abitudini, ma si attirano anche i genitori. Spesso, mentre i bambini sono impegnati a lezione, anche gli adulti ne approfittano per dedicarsi al loro benessere e forma fisica».

La FIF propone anche un nuovo corso di Fitness per Junior con l’intento di offrire al professionista tuti gli strumenti utili per far acquisire ai giovani, nel tempo, le competenze utili per un allenamento consapevole, finalizzato al miglioramento delle cosiddette ‘life skills’, formando così un futuro adulto attraverso i valori dello sport. «Il progetto – racconta il docente Roberto Provenzano – nasce probabilmente dalla sensibilità che nutro, da sempre, verso argomenti ritenuti erroneamente di nicchia e che invece meritano un’attenzione maggiore. Dopo aver dato vita al corso di allenamento in gravidanza pre- e post-parto, ho pensato fosse necessario trattare l’allenamento giovanile, troppo spesso trascurato o affrontato con superficialità. Il programma e il relativo materiale didattico, sono stati stilati in modo da affrontare i diversi aspetti delle tematiche relative all’allenamento giovanile. Il tutto basato sulle evidenze, grazie alla copiosa bibliografia scientifica a supporto». Anche per Provenzano è sempre più importante avvicinare i più giovani alle palestre per sensibilizzare – informandola correttamente – un’utenza troppo spesso esposta, a causa della mancanza di uno spirito critico tipico dell’età adulta, all’influenza negativa dei mass media, dei social network e di quant’altro veicoli informazioni tanto parziali quanto di parte, se non talune volte addirittura prive di ogni fondamento medico-scientifico. «Si parla tanto di prevenzione primaria – aggiunge Provenzano – in una società in cui lo stile di vita non rispecchia più quello del passato, ma le iniziative promosse generalmente tendono a essere isolate e poco pragmatiche. In questa prospettiva, il fitness, anche in funzione della sua diffusione sempre più trasversale tra le diverse fasce della popolazione, può indubbiamente contribuire a favorire il processo di crescita, motoria e non, dei giovani. Contribuendo così, in ultima analisi, a una diminuzione del rischio d’insorgenza di una serie di problematiche che potrebbero essere ridimensionate mediante lo svolgimento di un’attività fisica regolare, corretta e personalizzata».

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